Quando descrivo l’attività mi sentite spesso parlare della nostra officina interna.
Anche se non c’entra nulla con l’attività produttiva dei flaconi rappresenta comunque una risorsa importante perché fornisce un’ancora di salvezza nei problemi di produzione che si presentano quotidianamente.
Infatti essendo i nostri impianti elettromeccanici, non funzionano senza mai nessuna problematica.
Come qualsiasi autovettura (tanto per fare un paragone terra terra), hanno parti che si usurano, che vanno sostituite ciclicamente o che accidentalmente si rompono.
Necessitano pertanto di manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Grazie ad essa riusciamo quindi ad effettuare tutte queste procedure internamente, senza le esagerate spese per chiamate di assistenza esterna e le perdite di tempo relative. Si, in quanto queste persone esterne non sono quasi mai immediatamente disponibili.
Nel corso di questi ultimi anni poi abbiamo imparato a sfruttarla non soltanto per le manutenzioni ma anche a servizio della fabbricazione delle bottiglie.
Infatti ci è servita per rendere più versatili i nostri impianti di soffiaggio quando abbiamo deciso di focalizzarci sulla produzione delle piccole quantità.
Per dirla nella maniera più semplice possibile la nostra azienda conta oltre 40 articoli di contenitori corrispondenti ad un egual numero di stampi mentre le macchine soffiatrici disponibili sono soltanto 17.
Da qui l’obbligo di montaggio e smontaggio di tutti questi tanti modelli su questi pochi impianti. Grazie a delle modifiche strutturali siamo così riusciti a ridurre notevolmente i tempi di cambio stampo, e di conseguenza a velocizzare il passaggio da un flacone all’altro, da un colore all’altro o da un peso all’altro.
Inoltre abbiamo pian piano imparato anche ad apportare delle modifiche ai nostri stampi.
Premetto subito che non siamo in grado di costruire uno stampo ex novo, in quanto non siamo dotati né di tutta l’attrezzatura necessaria e nè delle competenze fondamentali. Siamo però in grado ad esempio di costruire le imboccature per poter montare un nuovo tipo di capsula, o ridurre il contenuto di un formato già esistente (far diventare per esempio un contenitore da 1000 ml in uno da 750 ml mantenendo la stessa sagoma) ridurre o ingrandire i filetti dei flaconi ed altre piccole modifiche.
Ci è capitato poi di visitare le aziende di altri nostri competitors diretti o di nostri fornitori di chiusure. Quando ci hanno mostrato le loro officine siamo rimasti stupiti sia negativamente che positivamente in quanto alcuni possedevano macchinari d’officina all’avanguardia, in grado di costruire addirittura gli stampi, mentre altri invece, nonostante la grande dimensione della loro impresa, disponevano a malapena un trapano, appoggiandosi in tutto e per tutto esternamente (quale follia).
In conclusione possiamo affermare che se anche dovessimo cambiare mestiere e metterci a fabbricare altro, essendo ormai abituati, non potremmo fare a meno di questa importante risorsa.
Un caro saluto e ricorda
Muta adesso anche tu!